Fiuto Art Space
« Summer of Fear » a cura di Alex Urso
︎Fiuto Art Space, dal 10.08 al 6.10 2024
Scavare in fondo ai propri desideri nascosti, guardarne gli aspetti meno rassicuranti, stupirsi, persino, di essere gli artefici di quelle visioni oscure e inconfessabili. La ricerca artistica di Marta Blue sembra spinta da queste necessità. Fotografa tra le più apprezzate e riconoscibili della sua generazione, l’artista (creative director e fotografa per testate come New York Times e Libération) si è ritagliata un ruolo di primo piano in ambito internazionale grazie ai suoi scatti misteriosi e surreali: opere nelle quali l’assetto scenografico è pensato in maniera certosina, con l’intento di dare vita a rappresentazioni fittizie del reale, popolate da storie e sentimenti in cui l’osservatore è invitato a riconoscersi.
Pensata appositamente per FIUTO Art Space, la mostra Summer of Fear presenta una selezione diversificata di opere: si tratta di immagini, parte delle quali inedite, incluse in alcune delle serie più rappresentative della produzione dell’artista. Tra queste Anatomy of Evil – un archivio emozionale, intimo e personale, nel quale il confine tra piacere e dolore, tra amore e odio, si fa labile fino a scomparire – e Dark Ages – immagini in bianco e nero dove a dominare è la natura, tra allegorie, simbolismi e rimandi al mondo animale, qui osservato nella sua dimensione più onirica ed esoterica. Un episodio speciale del percorso espositivo è infine dedicato alle due opere più recenti e mai prima d’ora esposte: Igor e As Above, So Below, parte della serie di fotografie che dà il titolo alla mostra. “Si tratta di lavori che affrontano la teoria del trauma transgenerazionale – teoria che trova le sue fondamenta nel concetto di inconscio collettivo elaborato da Jung”, specifica Marta Blue in merito ai nuovi scatti in mostra. “Da alcuni anni studio e pratico l’ipnosi regressiva, cercando di capire a cosa siano legati alcuni miei traumi, e perché spesso vengono vissuti sotto forma di ricordo: si tratta di eventi che ho realmente esperito e che la mia memoria ha rimosso, attuando una specie di selezione protettiva, o di paure ereditate da qualcun altro? ‘Summer of Fear’ parte da queste domande; è un’indagine sul mio inconscio genealogico”.
Pensata appositamente per FIUTO Art Space, la mostra Summer of Fear presenta una selezione diversificata di opere: si tratta di immagini, parte delle quali inedite, incluse in alcune delle serie più rappresentative della produzione dell’artista. Tra queste Anatomy of Evil – un archivio emozionale, intimo e personale, nel quale il confine tra piacere e dolore, tra amore e odio, si fa labile fino a scomparire – e Dark Ages – immagini in bianco e nero dove a dominare è la natura, tra allegorie, simbolismi e rimandi al mondo animale, qui osservato nella sua dimensione più onirica ed esoterica. Un episodio speciale del percorso espositivo è infine dedicato alle due opere più recenti e mai prima d’ora esposte: Igor e As Above, So Below, parte della serie di fotografie che dà il titolo alla mostra. “Si tratta di lavori che affrontano la teoria del trauma transgenerazionale – teoria che trova le sue fondamenta nel concetto di inconscio collettivo elaborato da Jung”, specifica Marta Blue in merito ai nuovi scatti in mostra. “Da alcuni anni studio e pratico l’ipnosi regressiva, cercando di capire a cosa siano legati alcuni miei traumi, e perché spesso vengono vissuti sotto forma di ricordo: si tratta di eventi che ho realmente esperito e che la mia memoria ha rimosso, attuando una specie di selezione protettiva, o di paure ereditate da qualcun altro? ‘Summer of Fear’ parte da queste domande; è un’indagine sul mio inconscio genealogico”.